Un interno italiano

di Vittorio Longheu

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Vasca, lavabo e tavolino della collezione Desco firmata da Vittorio Longheu per Pibamarmi, 2017.

 


Pibamarmi rinnova la collaborazione con il designer Vittorio Longheu nel progetto della collezione Desco che materializza, nello spazio domestico, un arcipelago di elementi litici fortemente caratterizzanti, contrassegnati da forme circolari e da minime asimmetrie dei volumi. Larghe tese attorno ai catini trasformano i lavabi in piccoli tavoli, su cui indugiare per compiere molteplici azioni. Anche le vasche hanno un bordo consistente da utilizzare come piano d’appoggio minimo per oggetti o atti della quotidianità.



Vittorio Longheu, schizzo di studio per la collezione Desco, 2016.

 


Da un lato, grazie alle loro forme nitide e monolitiche, gli oggetti ideati da Longheu sono portatori di concretezza e chiarezza formale; dall’altro, nella loro configurazione studiata per molteplici usi e nella scelta materica composita e pregiata, manifestano una disposizione ad uscire definitivamente dall’ambiente bagno tradizionale, dialogano con altri arredi e complementi, contemporanei o d’epoca, negli spazi del riposo o nei living.



Piero Portaluppi fotografato in un interno della Casa degli Atellani a Milano nel 1922.

 


La collezione Desco si apre così ad accostamenti eclettici e arricchenti, riconnettendosi idealmente a una via del tutto italiana alla modernità, contrassegnata dalle molte cifre personali di quelli che Gio Ponti definì nel 1928 come “ingegni diversi”, impegnati nella ricerca di peculiari equilibri formali e materici, tra arte, artigianato e industria, nel progetto d’interni.



Carlo Mollino, interno di Casa Mollino in via Napione a Torino, 1960-1968.

 


Tale “tradizione” prende avvio tra gli anni ’20 e ’30, nelle sfaccettature e nei prolungamenti del Decò italiano, per proseguire nel corso del Novecento dando corpo a un variegato panorama di soluzioni che ancora oggi, per certi versi, si rinnova, accogliendo e fondendo con vocazione sincretica nuovi razionalismi, echi di figurazioni e stili passati, suggestioni esotiche.






Vasca, lavabo e complementi della collezione Desco firmata da Vittorio Longheu per Pibamarmi, 2017.

 


Ecco allora che tra compiutezza e flessibilità di forme, funzioni e possibilità di accostamento, Desco diviene una vera collezione di arredamento, che include anche complementi e oggetti in marmo e ottone coordinati tra loro per morfologie e dimensioni: piccoli tavoli possono essere accostati o parzialmente sovrapposti agli elementi principali per ottenere ulteriori superfici di appoggio; accessori orientabili, impilabili o reversibili, come specchi, scatole e candelieri, sono frutto ancora una volta della più sapiente e raffinata artigianalità italiana.

 

di Davide Turrini